di Redazioneweb
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lunedì 13 luglio 2009 |
Supereroi della cultura popolare trasformati in Buddha e divinità tantriche: l´artista taiwanese Yang Maolin converte il loro mondo di giustizia e bellezza in un immaginario pantheon della cultura popolare contemporanea. L’artista si ispira ai supereroi dei fumetti occidentali, dei manga giapponesi e del cinema dell’inizio del XX secolo. Questi eroi non rappresentano altro che un’archeologia della modernità, definita anche come “risk society”: King Kong e Superman nacquero durante la prima grande depressione economica globale degli anni Trenta; Astroboy, Gigantor e Mazinga Z sono stati creati nel Giappone ancora traumatizzato dalla bomba atomica.
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di Redazioneweb
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lunedì 13 luglio 2009 |
Trenta bronzi, di apparente ispirazione classica, ma con un forte sapore contemporaneo: sono le opere create negli ultimi venti anni dallo scultore giapponese Shoji Oshiro. Le sue sculture appaiono in grado di rapportarsi indifferentemente con la natura e l’architettura in maniera non violenta, senza strappi percettivi e lacerazioni formali.
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di Redazioneweb
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lunedì 13 luglio 2009 |
Accese atmosfere spaziali, voli pindarici verso luoghi ignoti, suggestivi temi della natura, forme libere accordate da tonalità calde e fredde. Sono Colori e ombre di Tatiana Carapostol, incisiva artista moldava, in mostra fino al 30 settembre all’Enoiteca Mascareta di Mauro Lorenzon.
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di Redazioneweb
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lunedì 13 luglio 2009 |
Il termine “rendez- vous”, letteralmente “appuntamento”, (qui reinventato nella forma verbale attiva in “rendezvoused”, ad indicare il riunirsi), il cui uso risale all’epoca della frontiera americana, indica un fenomeno contemporaneo che vede nativi e non-nativi riunirsi all’aperto per rievocare gli stili di vita dell’epoca del commercio delle pellicce, in un contesto dove si mescolano finzione e realtà.
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di Romina Simonato
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lunedì 13 luglio 2009 |
«L’energia gotica, il suo stesso amore della vita, lottavano ogni giorno per raggiungere un più intenso vigore espressivo» (John Ruskin). Fino al 22 novembre la Collezione Guggenheim ospita Torre, la nuovissima creazione dell’artista belga Wim Delvoye: una torre gotica, alta circa 10 metri, espressamente ideata per svettare, con le sue finestre ogivali e i suoi pinnacoli, sulla terrazza di Palazzo Venier dei Leoni.
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di Elena Furlanetto
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lunedì 13 luglio 2009 |
«Mi affascina come i popcorn somiglino a fiocchi di neve, ognuno è unico», afferma Sandy Skoglund in un’intervista, commentando una delle sue inquietanti arcadie americane. Intanto la mostra a Palazzo Giovannelli, inaugurata il mese scorso, prosegue per i mesi di luglio ed agosto, esponendo 70 opere della stage photographer americana. Fotografie che sembrano poesie surrealiste dove un bestiario pastello fosforescente si insinua nelle scialbe istantanee di vita quotidiana.
Una sala di un ristorante infestata di volpi rosse, due anziani in
cucina che sembrano soccombere ad un’armata di gatti verdi e dei titoli
che sembrano vivere di luce pittorica propria: Piovono popcorn,
Situazione rock, Gatti radioattivi, Maybe baby, Realtà sotto assedio.
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di Marisa Chelodi
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lunedì 13 luglio 2009 |
«Conservare il futuro», non solo un affascinante gioco di parole tra opposti, ma un’affascinante sfida tra il passato e la contemporaneità, nell’arte, che la Fondazione Querini Stampalia percorre nell’arco di una serie di eventi culturali. In perfetta sintonia, la mostra di Mona Hatoum Interior Landscape si inserisce in questo orizzonte di riflessione artistica e ne attraversa lo spazio sospeso, affondando le sue radici in una storia passata ma ancora attuale, e proiettando un pensiero verso il futuro.
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di Sara Bossi
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lunedì 13 luglio 2009 |
Luci e voci, musica e immagini. Sembrano scaturire dalla gigantesca tela fitta di figure. Ne estraggono i personaggi proiettandoli sulle pareti. È esperienza comune, davanti ad una scena dipinta, abbandonarsi alla suggestione che possa prendere vita. Peter Greenaway si è lasciato guidare da questo desiderio e ne ha fatto un progetto. La sua ‘rivisitazione’ contemporanea de Le Nozze di Cana di Paolo Veronese alla Fondazione Cini di Venezia è la terza tappa di un percorso artistico iniziato nel 2006: nove capolavori della pittura, dal Rinascimento alle Avanguardie del '900 animati dal regista inglese con le più moderne tecnologie multimediali.
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di Sara Bossi
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lunedì 13 luglio 2009 |
Scarti della società contemporanea, vecchi segnali stradali, tubi di scappamento, radiatori, saracinesche. Sono i Gluts, saturazioni, eccessi, del texano Robert Rauschenberg, quaranta sculture realizzate tra il 1986 e il 1995. La serie viene presentata per la prima volta in Italia alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, omaggio al celebre artista statunitense scomparso lo scorso anno.
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di Mariachiara Marzari
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venerdì 10 luglio 2009 |
«Per esprimere la propria sensibilità estetica un amante dell'arte deve superare i sentimenti scontati che derivano dal gusto dominante. È proprio la sensibilità che l'arte riesce a svegliare. Se l'arte ha un valore supremo, è proprio quello di rendere lo sguardo ancora più libero». Parole e pensieri di François Pinault, memento per tutti i visitatori della Biennale Arte. La Biennale, dunque, nella sua globalità di rappresentazioni non solo artistiche ma anche di culture diverse, non è una celebrazione statica del presente, documentazione della realtà che ci circonda, ma una collisione produttiva di linguaggi in trasformazione, tradotti in forma artistica, proposta a un pubblico per il quale l'incontro implica un ampliamento dell'orizzonte intellettuale, un “fare mondi”, appunto!
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