La trama materica di Stefano Curto fa risplendere il Florian |
di Carlotta Scarpa | |
Dopo la presenza al Padiglione Veneto della scorsa Biennale, l’artista torna a Venezia, questa volta allo storico Caffè Florian, da sempre luogo d’incontro d’artisti, perché proprio qui, nella Sala Senato, alla fine dell’800 Riccardo Selvatico ed i suoi amici intellettuali ebbero l’idea di creare la Prima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. In questo spazio denso di ricordi Curto presenta The Marvellous flight of coexistence, un tappeto completamente realizzato con 120.000 cristalli e pietre che dialoga con la maschera ispirata al teatro Kabuki. Arazzi materici, come taccuini di viaggio sui cui scorrono libere interpretazioni di un cosmico vagare.
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