Entropia e disincanto. Il ritorno dei Muse |
di Laura Spadari | |
Un progetto più intimo e personale rispetto ai precedenti, ma che ancora lancia inquietanti sguardi sulla società contemporanea, la politica e l’economia, con il riferimento alla seconda legge della termodinamica (da cui il titolo dell’album), al caos universale e all’esauribilità delle risorse naturali per le generazioni future.
Così se Unsustainable, potente soundtrack del trailer del nuovo album, mette in guardia sull’insostenibilità di uno sviluppo economico incontrollato, canzoni come Follow Me e Madness sembrano aprire spiragli di luce in uno scenario apocalittico: nella prima, che parla di protezione, Matthew Bellamy ha inserito i battiti cardiaci del figlio registrati con il suo iPhone prima che nascesse, la seconda invece è un tributo all’amore e alla riconciliazione.
La volontà di misurarsi
sempre con nuove sonorità ha dato luce ad un disco eclettico, forse il
più eterogeneo della loro carriera: brani elettro-pop e altri più
classic-rock, con intrusioni dub-step e orchestrali che promettono di
non deludere chi avrà la fortuna di ammirarli live il prossimo novembre. |