Non voltarti adesso. Drammi umani e divini aprono la nuova stagione dello Stabile Veneto |
di Andrea Perissinotto | |
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A questo connubio di sperimentazioni su palcoscenici condivisi si deve Lei dunque capirà, (dal 14 al 16 novembre) scritto da un’eccellenza del panorama teatrale del Nordest, qual è Claudio Magris. Dalla penombra della scenografia, la luce fioca s’impenna in un impulso effervescente, vibrante.
Arrivo e partenza di una comunicazione zittita; un tracciato che funge da connessione asimmetrica tra proposte differenti che convergono però nella natura di sentimenti comuni. Da direttore a direttore, questa volta alla fermata Alessandro Gassmann ci si addentra nella messa in scena di Oscura Immensità, un progetto narrativo nato come romanzo e che ora trova una sua articolazione naturale come testo teatrale. Giustizia, vendetta, perdono, pena, sono i temi che scandiscono gli spazi d’ombra dentro i quali si mascherano le volubili personalità dei protagonisti, Giulio Scarpati e Claudio Casadio. Un fischio così flebile da non accorgersi dell’arrivo del convoglio o una voce suadente sulla quale gettarsi con straziante vigore. Un limbo esistenziale dove il confine tra bene e male non è perfettamente tracciato, ma è solo una sottile linea destinata a far sì che i ruoli si possano invertire, che le vittime possano diventare carnefici e i carnefici, vittime.
«Stagione di Prosa 2012/13» 7-11 e 14, 15, 16 novembre Teatro Goldoni |