Perché il trip hop è nato a Bristol? Che rapporto c’è tra questo genere musicale che unisce hip-hop, dub, elettronica e la città portuale inglese? L’hip hop delle periferie nere nord americane a Bristol diventa una musica dilatata, cupa, oppiacea, ai confini con il lisergico: qualsiasi spiegazione di tipo sociologico o climatico – come ad esempio la multiculturalità della città, oppure la sua predisposizione naturale alla pioggia, e quindi alla decadenza – lascia davvero il tempo che trova, come spiegare perché il grunge è nato a Seattle… Trip hop e grunge: generi che nascono nello stesso periodo, e che hanno in comune la nascita alla periferia dell’impero e la vita breve.
Diciamo che, alla fine degli anni Ottanta, un gruppo di dj, musicisti, produttori, cantanti si sono ritrovati a Bristol a sperimentare una musica bifronte: nera nei suoi legami col reggae e col dub, bianca nelle sue fortissime connessioni con l’elettronica e con la dance. I Massive Attack (due neri e un bianco, appunto…), col loro primo disco, Blue Lines, del 1991, ne sono stati i profeti. Con loro collabora un ragazzo, Adam Thaws, in arte Tricky, che, scontento del semplice ruolo di collaboratore, presto si rende autonomo e nel 1995 realizza un capolavoro: Maxinquaye, dedicato alla madre, morta quando lui aveva 4 anni.
Se il disco dei Massive Attack è un raffinatissimo esempio di decostruzione sonora, in cui comunque ancora la “forma-canzone” combatte una silenziosa battaglia contro la stratificazione ritmica e timbrica dei pezzi, con Tricky la trincea viene portata clamorosamente verso una musica molto più drammatica e ancestrale, in cui la dimensione melodica assume una dimensione di dolce corruzione, di oppiacea e sensuale visionarietà.
Tricky rispetto ai Massive Attack appare più oscuro, torbido, ferino, più legato al dolore e alla malattia dell’uomo, e quindi in grado di interpretare meglio l’incertezza contemporanea, l’indecisione tragica tra macchina e uomo che è la cifra del nostro tempo. E l’uomo continuerà a segnare il passare del tempo con la sua musica che, anche se non sempre a livelli stellari come il primo lavoro, comunque si è contraddistinta per una rigorosa predisposizione alla collaborazione paritaria con altri musicisti (donne, in particolare: Martina Topley-Bird, Bjork, Neneh Cherry, ecc), per una coerenza artistica che solo raramente è venuta meno, per una grande lucidità nel mantenersi sempre al confine tra ragione e sentimento.
Tricky sarà al New Age di Roncade sabato 12 novembre, a presentare il suo ultimo progetto musicale, Skilled Mechanics, uscito quest’anno: è un disco di elettronica non più percorsa dai brividi oscuri di Maxinquaye, ovviamente, ma che cerca comunque di trovare una sua strada tra rifiuto di celebrare il passato e lucidità nel guardare il presente dentro gli occhi. E che Tricky sia sempre stato un uomo coraggioso, non lo scopriamo certo adesso… Tra i suoi collaboratori c’è Dj Milo, il suo più caro e vecchio amico, colui che, tanti anni fa, quella lontana notte al St. Pauls di Bristol, mise sul piatto Bring the Noise dei Public Enemy. E da allora, sotto a quel palco, la vita di Tricky cambiò per sempre.
Tricky – Skilled Mechanics
12 novembre 2016 New Age Club-Roncade (Tv)
www.newageclub.it
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