Servo di scena. L'Arlecchino Furioso 'impazza' al Teatro Goldoni |
di Redazione | |
Nell’Arlecchino Furioso in scena al Teatro Goldoni la maschera è quella di un personaggio fuoco e fiamme. Si interpreta al meglio il gioco della Commedia dell’Arte, la magia del teatro, a mezzo tra bravura e capacità di condurre gli spettatori a partecipare al sogno, un teatro “bambino” in cui si trova una forza deflagrante, in grado di lanciare lo spettatore a credere che sia davvero il mare un gioco di teli blu incrociati e in movimento.
Arlecchino nasce sotto il segno della stupidità, una stupidità insolente e famelica che si dipana nei fili dell’intrigo da cui si libera con salti acrobatici e botte alla cieca. Arlecchino nei suoi panni di servo balordo e opportunista è in realtà un uomo che arriva dalla Val Brembana a Venezia per svolgere lavori umili e faticosi. Forse fu proprio uno di questi servi, dotato di notevole vis comica, a trasportare sulla scena il ruolo da lui stesso ricoperto nella realtà quotidiana.
l ruolo iniziale è accresciuto in forme e contenuti, favorendo l’imporsi del personaggio Arlecchino, colorito di licenziosa e pungente comicità che veniva apprezzata in quanto non oltraggiava l’orgoglio veneziano, ma prendeva di mira il tipo del servitore bergamasco, costretto ad aguzzare l’ingegno per questioni di sopravvivenza. L’Arlecchino Furioso è un viaggio divertente e colto dentro la Commedia dell’Arte, si ride, si sogna, si impara. Applausi!
Arlecchino furioso Fino al 21 ottobre 2018 Teatro Goldoni - Venezia |